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| Intorno alle ore 23 [fuso orario Italiano] di martedì 12 gennaio, si è verificato un violentissimo terremoto ad Haiti, distruggendo ogni cosa nel raggio di chilometri. Si parla di magnitudo 7.3 e di almeno 500 mila morti; molti sono ancora sotto le macerie. Devastanti e gigantesche onde hanno travolto e spazzato via edifici, auto e anche persone [cadaveri compresi].
Il mondo si è mobilitato nel giro di poche ore, inviado squadre attrezzate e cominciando con opere di bene per raccogliere fondi. Haiti si trova nella parte occidentale più povera del mondo, e se prima queste persone non avevano nulla, ora la situazione è nettamente peggiorata. Poco più tardi le isole vicine hanno avuto l'ordine di evaquare immediatamente in vista di possibili tsunami.
Il palazzo dell'Onu è stato raso al suolo, così come tutto ciò che lo circondava; i morti aumentano. Il Papa, dalla sua, ha già espresso la sua solidarietà ed ha invitato ogni individuo a fare lo stesso, aiutando e partecipando alle raccolte fondi. Dall'altra parte del mondo, l'intervento di Obama è stato tempestivo.
Si parla di 190 italiani nei pressi di Haiti; 60 sono stato rintracciati e recuperati. Si attendono, ancora, notizie riguardo un nostro ipotetico connazionale ritrovato morto.
C'è chi ha già dichiarato:"E' solo l'inizio della fine del mondo". Nel frattempo, siamo tutti vicini alle vittime di questa tremenda disgrazia...
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